Vikki ha iniziato a immergersi negli anni 90 e si è subito resa contro di voler diventare una PADI Instructor. Inoltre, ha scoperto di avere una passione per le immersioni in grotta. Man mano che la sua passione per questa attività cresceva e si immergeva sempre più in profondità, ha cominciato a immergersi con il Trimix, prima, e poi con i CCR. Nel 1999, Vikki e il suo compagno hanno aperto Eau Zone, un PADI Five Star IDC Center, e – un anno dopo – il centro EAU2 Technical Diver Training. Nel 2005, Vikki è diventata una PADI Course Director e ha lavorato come consulente sul nuovo programma TecRec appena lanciato da PADI.
Scopri come la passione e l’esperienza di Vikki le hanno permesso di raggiungere i suoi obiettivi e di diventare una consulente di subacquea tecnica.
D: Come ti sei avvicinata alla subacquea?
Mi sono innamorata della libertà di movimento, della sensazione di pace che si prova sott’acqua e della sfida di padroneggiare le tecniche di immersione.
R: Fin da piccola ne ero affascinata. Mentre ero in vacanza aKey Largo, in Florida, ho provato la mia prima esperienza di snorkeling con mio papà. Abbiamo nuotato lentamente, incantati dal mondo sommerso. Di colpo, abbiamo sentito il richiamo da parte del capitano della barca e, quando abbiamo alzato la testa, ci siamo resi conto che tutti gli altri partecipanti erano già a bordo, vestiti e completamente asciutti. Eravamo così rapiti dall’esperienza che non ci siamo resi conto di essere gli unici a essere rimasti in acqua. Alcuni anni dopo, ho provato a immergermi in Kenya. Appena riemersa, sapevo già di voler diventare un’istruttrice. La flora e la fauna sommerse erano incredibili e mi sono innamorata della libertà di movimento, del senso di pace che si prova sott’acqua e della sfida di padroneggiare le tecniche di immersione.
D: Dove hai completato il corso PADI Open Water Diver?
Nelle fredde acque del Regno Unito e mi è piaciuto tantissimo!
R: Ho completato il corso PADI Open Water Diver in Inghilterra, in inverno! Avevo così tanta voglia di imparare a immergermi che non mi sono fermata a pensare che avrei potuto farlo in acque più calde. Ho letto il manuale Open Water Diver in un colpo solo e, durante il corso, mi sono divertita tantissimo, anche se l’acqua era fredda e mi sono immersa in un sito nell’entroterra, dove non c’era molto da vedere.
D: Quando ti sei avvicinata alla subacquea tecnica?
Ho cominciato a immergermi in grotta con un rebreather e ho imparato il più possibile sulla subacquea tecnica.
R: Nel 1997,sono diventata unaPADI Open Water Scuba Instructor e ho lavorato presso un centro sulla costa. Immergersi nelle acque del Regno Unito offre l’opportunità di esplorare molti relitti a notevoli profondità e con profili di immersione impegnativi. Quindi, prima ho imparato a effettuare semplici immersioni con decompressione e, poi, ho continuato con la subacquea tecnica. Nel 1999, mi sono appassionata alle immersioni in grotta. Volevo imparare a immergermi con un rebreather perché è lo strumento ideale per esplorare grotte lunghe e profonde. Poi, ho iniziato a insegnare la subacquea tecnica e, infine, a formare istruttori di subacquea tecnica.
D: Cosa ti piace di più della subacquea tecnica e perché?
Mi piacciono nuovi stimoli e la possibilità di imparare sempre qualcosa di nuovo!
R: Sebbene mi piaccia il lato rilassante della subacquea, la cosa che più mi appassiona è la sfida che la subacquea tecnica offre. Mi piace imparare cose nuove, come le nuove tecniche e abilità, oppure la nuova attrezzatura da provare. Possedere questi strumenti mi permette di esplorare nuovi siti di immersione. Inoltre, ho scoperto che tra i subacquei tecnici esiste un forte spirito di squadra. Dopo aver effettuato con successo un’immersione tecnica, che sia di formazione o di pratica, condividiamo un grande senso di realizzazione.
D: Cosa ti ha portato a essere coinvolto nella revisione del PADI Tec Diver?
Dopo essere stata proprietaria di un centro sub, ho lavorato per PADI EMEA, a Bristol, dove ho contribuito a lanciare il programma PADI TecRec e, di recente, a rivederlo.
R: Tra il 1999 e il 2009, oltre a essere proprietaria di un PADI Five Star IDC Center dedicato alla formazione di subacquea tecnica, mi sono concentrata sulla mia passione, le immersioni in grotta. Partecipavo a quanti più progetti di esplorazione possibile. Nel 2010, sono stata assunta da PADI a Bristol (ora PADI EMEA), dove ho contribuito a sviluppare e a lanciare i corsi PADI Rebreather e Tec CCR Diver, Sidemount e Tec Sidemount Diver, e il programma Tec Deep Instructor Trainer. Inoltre, facevo parte della Technical Diving Division, un ruolo a sostegno dei nostri affiliati tec a livello globale. Dopo un periodo di pausa per maternità, ho lavorato alla revisione del programma PADI Tec Diver. Fino a questo momento, questo è stato il progetto più entusiasmante su cui ho lavorato con i miei colleghi, attingendo alla loro vasta esperienza per creare un programma che sarà il nuovo riferimento nella formazione di subacquea tecnica.
D: Qual è la parte più entusiasmante degli ultimi aggiornamenti?
Per quanto mi riguarda, le nuove alternative Trimix.
R: Nel programma rivisto Tec Diver, esistono molti aspetti entusiasmanti! Per quanto mi riguarda, quello principale è l’aggiunta di un’alternativa Trimix per ogni livello base: Tec 40, Tec 45 e Tec 50 Diver. La possibilità di utilizzare una miscela Trimix a questi livelli dà ai subacquei l’alternativa di includere fattori come il potenziale narcotico e la densità del gas quando scelgono le miscele.
D: Cosa diresti a chi si vuole avvicinare alla subacquea tecnica?
Consiglierei di iniziare lentamente e di espandere i propri orizzonti gradualmente.
R: Consiglierei diiniziare lentamente. Anche se si ha la certezza di volerlo fare, la subacquea tecnica è un vero proprio percorso e i migliori subacquei tecnici procedono lentamente ed espandono i loro orizzonti gradualmente. Se, invece, non si fosse sicuri di voler diventare un subacqueo tecnico, il miglior modo per iniziare è con un programma Discover Tec, in modo da provare tutta l’attrezzatura in piscina o in un altro ambiente protetto in acqua bassa. Un’altra alternativa valida è data dal corso Tec Basics Diver. Questo breve corso insegna a utilizzare l’attrezzatura di base e a padroneggiare le abilità e le procedure fondamentali per le immersioni tecniche, senza dover aumentare la profondità o effettuare vere e proprie immersioni con decompressione.
D: Qual è il tuo prossimo obiettivo nella subacquea?
Rivedere le abilità, piuttosto che espanderle.
R: Dopo essermi concentrata sulle mie figlie, ora voglio concentrarmi sul rivedere le abilità, invece che espanderle. Nel 2024, voglio imparare a utilizzare una nuova unità CCR. Ho già adocchiato il mio prossimo “giocattolo”. Questo mi dovrebbe tenere occupata per un bel po’! Inoltre, sto abituando le mie figlie all’acqua e, quest’anno, sto pensando di condurre un’esperienza PADI Discover Snorkeling per la più grande.
Come la maggior parte dei professionisti PADI, non vedo l’ora che abbiano l’età per poter imparare a immergersi.
Vuoi saperne di più sul programma rivisto PADI TecRec? Clicca sul pulsante qui sotto per scoprire quali sono i corsi disponibili, poi accedi al sito PADI Pros per scaricare il TecRec Toolkit aggiornato.



