Un elemento chiave della forza dell’affiliazione PADI è dato dalla natura inclusiva e dalla diversità che celebriamo e onoriamo nella subacquea. La storia individuale di ogni professionista fa parte di un’incredibile rete di iniziative che hanno un impatto positivo sulle comunità e le migliorano, che si tratti di influenzare, curare, creare legami o fornire ispirazione, o qualsiasi altra cosa…

Gli affiliati PADI sono impegnati a coltivare la diversità e l’inclusione nel settore subacqueo e, nello stesso tempo, a continuare nella ricerca di nuovi modi per permettere a quante più persone possibile di godere dell’oceano e del potere trasformativo della subacquea – continua a leggere per scoprire la storia di queste incredibili persone.

Thomas Koch

Thomas Koch, sordo fin dalla nascita, ha vissuto tutta la sua vita come non udente. Si è immerso per la prima volta a Austin, Texas, USA nel 1996 e quel primo corso ha dato il via alla sua passione per l’acqua, che lo ha portato a diventare, nel 2015, il primo Course Director non udente. “Adoro immergermi con gli squali e dovunque possa mostrare agli altri la bellezza dell’oceano – dice Thomas – o in qualsiasi ambiente acquatico riesca a trovare”.

Grazie alla sua storia, da quando è diventato istruttore Thomas è riuscito a far conoscere la subacquea e a creare una comunità di subacquei affetti da sordità. Ad oggi, ha formato otto PADI Instructor sordi negli Stati Uniti. “Mi entusiasma essere in grado di portare persone non udenti nel mondo sommerso ed educarle alla bellezza dell’oceano come subacquei certificati”, dice. Thomas vuole continuare a formare istruttori non udenti in tutto il mondo, in modo che tutte le persone affette da sordità abbiano l’opportunità di imparare a immergersi. Grazie alla sua associazione, Aqua Hands, i partecipanti sordomuti saranno in grado di comunicare sia sott’acqua che in superficie.

Sacha Williamson

Sacha Williamson ha lavorato per oltre 22 anni come subacquea professionista, all’inizio come subacquea commerciale e ora come la prima PADI Freediver Instructor Trainer in Nuova Zelanda. Inoltre, Sacha è certificata come PADI Mermaid Instructor. “Ho sempre vissuto vicino o nell’oceano – dice – e, da bambina, trascorrevo giornate intere sulla barca di mio papà a guardare le bolle che risalivano in superficie mentre lavorava come sommozzatore. Sono naturalmente attratta dall’acqua: quando mi immergo, mi sento in pace con me stessa, come se fossi a casa.”

Non è quindi una sorpresa che sia completamente dedita alla protezione del nostro pianeta blu. Divide il suo tempo fra quattro progetti principali, ognuno con un record impressionante nel formare e incoraggiare i giovani a cominciare il loro percorso subacqueo.

“Negli ultimi cinque anni, ho lavorato come volontaria per la EMR (Experiencing Marine Reserves), formando ogni anno i loro istruttori e volontari, e gestendo programmi di sicurezza e formazione. EMR è un programma nazionale di apprendimento empirico sulla salvaguardia marina. Il programma EMR – Te Kura Moana dà alle scuole e alle comunità la possibilità di offrire esperienza pratica nell’oceano, permettendo al pubblico di partecipare ad iniziative educative gratuite.”

Inoltre, Sacha fa parte del gruppo di lavoro a Papa Taiao – dove la missione principale è quella di permettere ai giovani di guadagnarsi da vivere grazie a varie iniziative e, allo stesso tempo, di rigenerare il pianeta e i suoi abitanti. Il lavoro di Sacha è fondamentale per aiutare le scuole locali a offrire programmi sulla sostenibilità. A fianco di tutto questo, dà il suo contributo come insegnante a Mountains to Sea Wellington – un’organizzazione che offre programmi di educazione sugli ambienti di acqua dolce e marini nelle scuole e comunità nella regione di Wellington.

“Creiamo un legame tra le persone e la natura, educandole tramite la scienza e l’esplorazione, e promuovendo la “kaitiakitanga” (difesa) dell’ambiente.”

E se questo ancora non bastasse, Sacha fa anche parte di Freedive Aotearoa, dove si concentra sul benessere sociale, ambientale e personale.

“Come centro sub 100% AWARE, sosteniamo la protezione del mondo sommerso e lottiamo contro le principali minacce per l’oceano. Abbiamo preso l’impegno di sostenere la salvaguardia marina con una donazione a PADI AWARE Foundation per conto di ogni studente. Ogni volta che viene emesso un brevetto, la AWARE Foundation riceve una donazione. Chi si iscrive a un corso con noi, contribuisce automaticamente alla protezione dei nostri oceani, della fauna, del nostro pianeta.

Ma siamo qui anche per permettere alle persone di immergersi nell’oceano, di provare un senso di meraviglia e di trovare il loro percorso come creature acquatiche resilienti. Tramite varie attività, apnea, “mermaiding” e apnea di sopravvivenza, offriamo formazione ed esperienze. E tutto questo avviene a stretto contatto con la natura, in modo da potersi rigenerare divertendosi in un ambiente naturale.”

Sacha Williamson

Carsten Schultz

Carsten Schultz è un PADI® IDC Staff Instructor che vive ad Aalborg, in Danimarca. Assieme al suo centro, Aalborg Dykkerskole, e la relativa fondazione, diving360.dk, contribuisce a rimuovere le barriere di accesso alla subacquea. Convinto sostenitore del concetto dell’“arte del possibile”, assieme al suo gruppo di istruttori, di subacquei e di subacquei di supporto si è avvicinato a centinaia di persone con disabilità mentali e/o fisiche, creando incredibili storie di benessere e miglioramento. Grazie alla loro attività, diving360.dk continua a promuovere la possibilità di migliorare la vita degli altri grazie alla subacquea ed è l’esempio vivente di come la subacquea riesca a trasformare la vita di chi è in difficoltà.

“Dopo essere diventato un Divemaster nel 2004, ho iniziato a lavorare con bambini in difficoltà. Ho potuto vedere come la subacquea li aiutasse, aumentasse la loro autostima e generasse in loro un senso di calma che riconoscevo dalla mia esperienza subacquea. Ho pensato: e se i benefici della subacquea che io provo in prima persona fossero molto maggiori per le persone affette, per esempio, da ADHD (Attention Deficit/Hyperactivity  Disorder)? Volevo esplorare ulteriormente questo concetto e vedere se potevo usare la subacquea come terapia per chi ne aveva bisogno. Scoprimmo che, usando tecniche adattive e la giusta attrezzatura, potevamo aiutare persone con bisogni diversi. Tuttavia, si tratta per lo più di sessioni individuali costose e le persone che ne trarrebbero maggior beneficio non hanno molta disponibilità finanziaria. Grazie alla creazione di diving360.dk, siamo impegnati a raccogliere fondi per coprire alcuni di questi costi, in modo che più persone possibile riescano a sperimentare la terapia subacquea. Inoltre, la fondazione sostiene la ricerca e il nostro prossimo programma si rivolge ai bambini affetti da ADHD per capire meglio come la subacquea può avere un effetto positivo su di loro.

Speriamo di acquisire sempre maggiore conoscenza su come la subacquea può contribuire alla salute mentale e fisica, e di lavorare a più stretto contatto con università, ospedali, fisioterapisti e altri professionisti. Quanto bello sarebbe se, in futuro, il dottore prescrivesse corsi di subacquea, invece di pastiglie?”

Adam Sellars

Adam Sellars è un apneista australiano che, grazie ad alcuni insegnamenti acquisiti dalla disciplina praticata, usa l’apnea per aiutare le persone a gestire la pressione e lo stress della vita quotidiana.

“Nel 2017 ho creato The Pressure Project – dice Sellars – e il mio obiettivo è sempre stato quello di aiutare quante più persone possibile a riconnettersi con il proprio corpo e la propria mente, e dar loro il coraggio di esplorare le profondità dell’oceano, ma anche la loro forza interiore per realizzare i loro sogni e vivere una vita calma. Ogni giorno, condivido la mia esperienza con squadre sportive, business, aziende e individui, un’esperienza che, nell’arco di dodici mesi, mi ha portato da uno stato depressivo e ansioso a competere nei campionati mondiali con la squadra nazionale australiana.

L’apnea mi ha portato a comprendere il modo in cui il mio cervello funziona sotto stress e pressione e, grazie alla pratica di questo sport, della meditazione e dello yoga sono stato in grado di controllare il mio stato emotivo per immergermi in profondità con un solo respiro, ma anche di controllare la mia vita di tutti i giorni. Nell’apnea profonda, per restare calmi prima di immergersi, si impara a controllare il sistema nervoso. Allo stesso modo, nella vita di tutti i giorni, quando si provano emozioni negative, si può usare la respirazione per regolare il sistema nervoso e la propria risposta emotiva. Più lo si fa, tanto meglio si riesce a controllare il proprio stato d’animo. In questo modo, si riesce a controllare il livello di stress e tenere lontani ansia e depressione.”

Adam Sellars

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