Al centro Sottolonda Diving Center, in Italia, la passione per l’oceano e l’impegno per la sostenibilità vanno di pari passo. Fondato nel 2010, il centro sub Sottolonda, che si trova all’Isola d’Elba, ha subito una trasformazione significativa grazie a Beppe e Chiara, i due elementi trainanti del centro, hanno deciso di rinnovare la struttura e adottare un approccio più sostenibile. “Siamo intervenuti sulla struttura originale e, con l’aiuto di amici esperti, anno dopo anno Sottolonda ha preso forma e assunto la sua identità.” Continua a leggere l’articolo per saperne di più sul loro percorso negli ultimi cinque anni e come sono riusciti a essere il primo PADI Eco Center in Italia.


the front of a dive shop in Italy
Foto di Sottolonda Diving Center

Cercare collaborazione ed essere un esempio per tutti

A Sottolonda, Beppe e Chiara hanno capito che le azioni sono più importanti delle parole. Da subacquei professionisti, riconoscono l’importanza di proteggere l’ambiente marino e si sono assunti la responsabilità di essere un esempio per gli altri. Per ottenere la conoscenza necessaria, hanno portato a termine i corsi Project AWARE e messo in pratica il loro nuovo bagaglio di conoscenze per incoraggiare i loro amici e clienti a fare lo stesso. Beppe condivide con noi i motivi che li hanno portato a fare tutto questo: “Amiamo il mare, ma non siamo biologi marini; quindi, prima di tutto, abbiamo ottenuto la nostra conoscenza con i corsi Project AWARE. Ora, incoraggiamo tutti i nostri clienti a fare la stessa cosa e insistiamo sul fatto che azioni semplici, come raccogliere rifiuti durante ogni immersione, può fare una grande differenza.”

Dopodiché, lo staff di Sottolonda si è concentrato sul PADI Green Star Award – il precursore di PADI Eco Center – un riconoscimento assegnato ai PADI Dive Center / Resort che riuscivano a dimostrare iniziative ecologiche. Prendendo ispirazione da questo riconoscimento, Beppe e Chiara hanno intrapreso varie iniziative per creare consapevolezza all’interno della loro comunità, in particolare tra i giovani, sull’oceano e sulla capacità della subacquea di proteggerlo. “Quando abbiamo compilato i moduli con i criteri per l’assegnazione del PADI Green Star Award, ci siamo resi conto che, come centro sub, potevamo fare molto di più per avere un impatto positivo sul nostro ambiente locale. Così, abbiamo cominciato a promuovere la scoperta del mare e della subacquea nelle scuole, sia elementari che medie, nei centri estivi e in spiaggia.

Seguendo lo slancio iniziale, Beppe e Chiara hanno cercato la collaborazione con altre iniziative locali. “Ci siamo iscritti ai corsi Reefcheckmed’s PADI/Dan e Eco Trainer, e siamo diventati operatori Ocean Literacy. Inoltre, per poter promuovere ai nostri clienti e alla comunità uno stile di vita sano, abbiamo cercato la collaborazione con imprenditori locali: per esempio, abbiamo organizzato un chiosco ambulante di cucina vegana, siamo un punto per il rifornimento d’acqua per chi utilizza le bottiglie Refill Now e gestiamo un progetto ecologico per il riciclo del neoprene, grazie ai detenuti della prigione a Porto Azzurro che lavorano sulla creazione di zaini da mute inutilizzate.”


three divers stand on a boat holding a sign about PADI AWARE
Foto di Sottolonda Diving Center

La svolta digitale: collaborazione con AWARE e Green Fins

Successivamente, con l’aiuto di PADI, hanno deciso di partecipare ad Adopt the Blue e Green Fins, le iniziative globali di protezione ambientale. Chiara riflette sul ruolo che PADI AWARE ha avuto nell’aiutare la loro squadra a contribuire al cambiamento globale: “La cosa migliore di PADI AWARE è che ti senti parte di una grande comunità attiva. Per esempio, il sito che abbiamo adottato, Il Sasso che Bara, è quello più vicino al nostro centro e il più famoso tra i nostri studenti e clienti. Molto spesso è pulito, ma a volte troviamo qualche rifiuto. La cosa bella è quella di poter fare rapporto di quanto succede nel nostro sito più frequentato e che i dati riportati siano presi in considerazione per contribuire a combattere il problema dei rifiuti marini a livello locale e globale.”

Nel 2020, Chiara ha cominciato a utilizzare i poster gratuiti e le schede per gli eco-briefing di Green Fins come strumenti per educare i clienti alle migliori pratiche ambientali sopra e sotto le onde. “Seguo Green Fins dal 2020 per la loro iconografia chiara, le informazioni precise e dirette che i nostri subacquei comprendono facilmente e che le nostre guide utilizzano durante i loro briefing. ” Quando, nel 2022, The Reef-World Foundation ha lanciato il Green Fins Hub, uno strumento per la gestione della sostenibilità rivolto a agli operatori di turismo balneare, Sottolonda è diventato uno dei primi affiliati digitali in Europa. Chiara continua: “L’aspetto che preferisco è il forum della comunità sul Green Fins Hub. È uno spazio dedicato agli operatori ambientalisti, in modo che possano rivolgersi al team Green Fins e ad altri ambientalisti esperti per per condividere esperienze e materiali utili, porre domande, discutere di eventuali dubbi e collaborare su idee per migliorare le cose.”

Riferendosi al corso online di Green Fins per guide subacquee (il Green Fins Dive Guide E-Course), che offre formazione sull’ecologia marina e le migliori pratiche per la protezione del mondo sommerso durante le immersioni, Chiara spiega: “Un altro punto di forza è rappresentato dal corso gratuito per guide subacquee. Il corso, completo di schede per i briefing, è chiaro e preciso, e fornisce nozioni semplici e utili che rinforzano la conoscenza del nostro personale sui comportamenti giusti da tenere. I materiali e il corso, usati insieme, contribuiscono a farci sentire più sicuri nel fare i nostri briefing e ci danno un ulteriore elemento di credibilità.”

Oltre a questo, Chiara riflette sulle difficoltà affrontate quando hanno iniziato a lavorare con queste piattaforme digitali: “Per noi, una delle difficoltà maggiori è stata quella di acquisire le abilità per le piattaforme digitali. Non è stato semplice lavorare con i sistemi di gestione online AWARE e Green Fins. Tuttavia, PADI ci ha aiutato molto e, ora, siamo a un punto in cui riusciamo a utilizzare le piattaforme con sicurezza e a vedere i benefici per il nostro centro e per l’oceano.”


A group of divers stands in a large building at Sottolonda Diving Center in Italy, which Italy's first Eco Center. They are holding a flag with dive shop's logo on it.
Foto di Sottolonda Diving Center

Guardando al futuro: migliorare continuamente

Guardando al futuro, lo staff di Sottolonda impegnato a migliorare continuamente il loro impatto ambientale. “Ci sono voluti cinque anni per arrivare fino a qui, ma adesso questo è il nostro stile di vita. Sappiamo che possiamo sempre fare di più per migliorare continuamente il nostro impatto ambientale. Stiamo lavorando su un sistema di recupero efficiente dell’acqua piovana e spero di poter contare sull’installazione di pannelli solari.”

Sottolonda Diving è un esempio ispiratore di come la passione per la subacquea, la dedizione alla protezione ambientale e le pratiche sostenibili possono funzionare come un tutt’uno per il bene di qualsiasi comunità locale. Grazie alle loro azioni e alla collaborazione con persone con lo stesso modo di pensare, Sottolonda continua ad avere un impatto positivo sull’ambiente marino e, allo stesso tempo, incoraggia gli altri a fare lo stesso. Chiara e Beppe vogliono condividere i loro consigli con altri operatori subacquei e incoraggiarti a seguirli nel loro percorso verso la sostenibilità della subacquea e la protezione della bellezza del nostro mondo sommerso per le generazioni future. “Nel 2023, abbiamo a disposizione una quantità infinita di informazioni e di supporto sulla protezione e sulla sostenibilità ambientale. Io consiglierei a tutti di iniziare dalle piccole cose e di usare il buon senso.”


Per diventare un PADI Eco Center, gli operatori PADI devono far parte del programma Adopt the Blue di PADI AWARE e dimostrare un esemplare livello di performance ambientale tramite l’iniziativa Green Fins di The Reef-World Foundation. Per saperne di più sul livello PADI Eco Center e sui passi da intraprendere per cominciare o continuare il percorso del tuo centro verso la sostenibilità, dai un’occhiata ai link qui sotto:


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