Da una parte il mare, con le sue risorse da amare e proteggere; dall’altra l’uomo, con il suo desiderio innato di esplorare le profondità con tecnologie sempre più avanzate, ma anche con le limitazioni imposte da fisica e fisiologia. E’ in questo contesto che nasce HYDRA Research Project, nuovo ed ambizioso progetto di ricerca creato da PADI EMEA, DAN Europe e SUEX, in partnership con le AMP di Portofino e del Plemmirio.

Firmato il protocollo d’intesa lo scorso 2 Marzo durante l’Eudi Show di Bologna, tra: Mark Spiers (Vice Presidente di PADI EMEA, Laura Marroni (Vice Presidente di DAN Europe), Patrizia Maiorca (Presidente del consorzio di gestione dell’AMP Plemmirio) e Ivo Calabrese (Direttore Marketing di SUEX), che vedrà nel 2019 il ripetersi di quanto già realizzato nell’AMP di Portofino nel 2018 con risultati sorprendenti.

Infatti due istruttori PADI del Team HYDRA di Portofino, durante le attività del progetto hanno fatto una scoperta storica: rinvenuto un relitto con anfore Galliche in AMP Portofino, una scoperta che darà la possibilità di dare un contributo importante all’Archeologia Subacquea.

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Presentato nella sede dell’AMP Plemmirio il Team HYDRA 2019:

Ma non solo: il CdA dell’AMP di Portofino ha riapprovato il progetto HYDRA 2019, nelle intenzioni del Direttore Giorgio Fanciulli, la possibilità di usare il Team HYDRA per attività di monitoraggio ambientale e del comportamento dei subacquei ricreativi al fine di monitorare gli impatti della subacquea con le aree protette. Un progetto ambizioso ed estremamente importante.

Presentato in AMP Portofino il Team HYDRA 2019:

“Con gli scooter subacquei il diver è in grado di raggiungere luoghi nuovi ed entusiasmanti, ampliando il range delle sue esplorazioni”, afferma Ivo Calabrese, responsabile marketing per SUEX Srl, azienda leader nella produzione di DPV. L’uso di questi propulsori ha anche il vantaggio di ridurre lo sforzo fisico in immersione, con effetti potenzialmente positivi sulla salute del subacqueo.

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Per capire meglio questi meccanismi è stato ideato un protocollo specifico di ricerca. “Gli studi scientifici in questo settore sono praticamente inesistenti” dice Massimo Pieri, ricercatore presso DAN Europe, organizzazione medico-scientifica internazionale, votata alla protezione e sicurezza dei subacquei. “Il nostro scopo è investigare gli effetti fisiologici derivanti dall’uso dei DPV, in particolare su bolle post-immersione, stress polmonare e alterazione dei liquidi corporei”, continua Pieri.

Fondamentale la sinergia con le AMP di Portofino e del Plemmirio, che emaneranno delle autorizzazioni speciali ai due Team HYDRA composti da subacquei PADI addestrati ed esperti all’uso dei DPV SUEX, ma anche addestrati da DAN Research alla raccolta dei dati scientifici secondo il protocollo di ricerca, nella più nobile accezione della Scienza Partecipata.

Fondamentale la collaborazione tra PADI & SUEX che hanno messo insieme una nuova specialità Distintiva PADI/SUEX ADV Diver con lo scopo di alzare l’asticella sul livello di addestramento dei subacquei, ma anche per creare consapevolezza e partecipazione con azioni integrate come il progetto HYDRA Research Project che mira a creare una vera e propria “A Force for Good” secondo uno dei pilastri della mission di PADI.

Per maggiori info sul progetto e come poter far parte del Team HYDRA:

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