La prima parte di questa serie mostra come la maniera migliore per insegnare la teoria subacquea del corso Divemaster PADI® è non insegnare – o per lo meno non nella maniera convenzionale. Enfatizza che il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di mentore e incoraggiare il candidato divemaster alla crescita e allo sviluppo. Il direttore cinematografico americano Steven Spielberg disse, “Il delicato equilibrio di fare da guida a qualcuno non è crearli a propria immagine, ma dargli l’opportunità di creare se stessi.” In altre parole, quando si applica una strategia di mentoring, il corso PADI Divemaster diventa uno dei programmi più facili e gratificanti, e questo si applica alla formazione in acqua confinata e allo sviluppo delle conoscenze.
Mentoring porta via parte dello stress perché hai già un sacco d’esperienza. Sai come riconoscere lo stress del subacqueo, come condurre e gestire gruppi di subacquei ed eccetera. Durante l’addestramento in acque confinate (e acque libere), molto di quello che fai è per spiegare in maniera semplice perché prendi specifiche decisioni e su cosa si base il tuo giudizio in determinate situazioni. Oltre a insegnare cosa fare, condividendo la tua visione e la tua esperienza personale gli stai insegnando a capire cosa fare per loro stessi. Stai guidando i candidati a scoprire loro stessi ponendosi le giuste domande – una volta che possono fare questo, saper come comportarsi è di solito semplice. Questa è una tecnica moto efficace per sviluppare le opinioni, le abilità e le attitudini dei candidati. (Guarda L’Addestramento dei Leader Subacquei nella sezione Filosofia e Approccio della Guida all’Insegnamento PADI.)
In acque confinate, come sai l’addestramento come divemaster può passare sia attraverso degli stage che degli scenari. Quello che sceglierai dipenderà dalla logistica locale, l’ambiente, le preferenze del candidato ecc., e questi tre approcci sono un programma di tirocinio immersivo, una formazione realistica basata su scenari o un mix di questi. Da un punto di vista della filosofia dell’insegnamento non importa quale approccio scegli, perché il cuore è la scoperta dell’addestramento e con una pratica realistica guidata da te che spieghi il tuo pensiero, di solito ponendo domande guida, come “Quale studente ha più probabilità di aver bisogno di alcuni tipi di assistenza?” o “Dove puoi vedere l’istruttore e guardare gli studenti allo stesso tempo?
Un Posto Sicuro
Il Discovery Learning (Apprendimento per Scoperta) può avvenire solo quando i candidati si sentono ‘sicuri’ nel fare errori, quindi il tuo obiettivo è di aiutare a creare ambienti efficaci e accessibili nei quali i candidati si sentono liberi di fare degli errori, imparare da quelli e provare ancora finché raggiungano i requisiti di prestazione. La valutazione è essenziale ovviamente, ma se il tuo approccio è quello di sostenitore più che di allenatore, che aiuta i candidati a saltare l’asticella piuttosto che un giudice che devono accontentare, i candidati possono concentrarsi meno sui punteggi e più su come pensare come un Divemaster PADI. I candidati diventeranno anche più coesi e si aiuteranno a vicenda. Se i candidati vedono i punteggi come un modo per misurare i progressi e una guida per raggiungere i requisiti, i punteggi non li minacciano più.
Prova ad approcciare ciascuna sessione con i seguenti obiettivi:
- Quando è il caso, inizia con una dimostrazione come figura di riferimento
2. Guida i candidati a vedere gli errori come dei passi in avanti dove gli viene mostrato che non hanno ancora imparato qualcosa, e ora sanno di cosa hanno bisogno per migliorare.
3. Aiuta i candidati a sviluppare un approccio conservativo e prudente nella supervisione e addestramento del candidato: Studente, Staff, Sè Stessi – Sicurezza Prima.
4. Migliora le capacità di team building, la discussione di gruppo e la cooperazione.
5. Sviluppa la capacità di pensiero critico – pensando come un divemaster – con domande guida.

Esercitazioni pratiche e workshop
Strutturare i workshop in acque confinate in modo che si sviluppino in modo personalizzato con una varietà di scenari sulla risoluzione dei problemi. Man mano che i candidati mostrano abilità crescenti, crea e adatta i problemi che richiedono il loro giudizio, su misura per i punti in cui ogni candidato può migliorare. Questo approccio non solo rende i workshop e gli scenari più coinvolgenti e promuove il lavoro di squadra, ma fornisce anche un’esperienza realistica di risoluzione dei problemi in un ambiente poco stressante. Aggiungete altri esempi, sessioni di pratica e/o contenuti appropriati per migliorare l’apprendimento dei candidati e per fornire un contesto aggiuntivo che potrebbe riguardare il vostro ambiente specifico.
Ad esempio, con il Workshop #1 del programma ReActivate®, inizia con una dimostrazione di un modello da seguire. Poi, assegna i ruoli ai candidati che devono simulare subacquei di diversi livelli (e il livello di memoria delle conoscenze) in modo che i candidati che stanno facendo la pratica imparino non solo a identificare le lacune di conoscenza/abilità ma come possono anche strategicamente recuperarli. Prova iniziando con una sessione di colloquio tra i “partecipanti” e “divemaster” del ReActivate, idealmente con due o tre “partecipanti” di diversi livelli. Mescola le cose, e assegna in modo casuale una varietà di problemi realistici e ruoli durante la pratica di abilità, misurando come i candidati rispondono a ciascuna di esse. Non abbiate paura di “premere pausa” e intervenire nel guidare sul come affrontare qualcosa in modo più appropriato, per poi premere “play” così che il candidato possa riprendere da dove avevi lasciato. Mantieni un tono di sviluppo e in qualche maniera informale, permetti discussioni di gruppo durante queste interazioni e dopo ciascuna sessione per garantire la padronanza, e tenere sessioni ripetitive come richiesto.
Dopo aver completato i workshop, se i tuoi candidati hanno la capacità di assistere in una situazione reale – per esempio, nel programma ReActivate – presso il tuo centro con un istruttore esperto, possono imparare molto di più perché vedono ciò che hanno praticato.
Prove a Secco
Non esitare a condurre la pratica a secco (versioni fuori dall’acqua) prima (in caso di informazioni fondamentali) o dopo (in caso di ulteriori approfondimenti) con qualsiasi workshop, o perfino con sessioni di sviluppo delle abilità. I workshop a secco non rimpiazzano quelli in acqua, ma puoi farli velocemente e possono in definitiva risparmiare un sacco di tempo dando ai candidati la sensazione di come si eseguono le cose e aiutando a identificare le aree in cui c’è bisogno di più lavoro. Spesso troverai che dopo poche “prove a secco” le sessioni in acqua sono più un mettere a punto e meno rispetto all’addestramento iniziale.

Valutazioni della Parte Pratica
Per il Practical Assessment #1 spesso è ideale avere dei candidati che fungono da studenti, ma questo non è sempre possibile. E, le situazioni di xssimulazione hanno il vantaggio di darti un maggiore controllo. Per facilitare, struttura la valutazione con dei candidati che fanno finta di essere degli studenti, tenendo a mente che ci sono specifiche condizioni da seguire per questo caso indicate sul Manuale dell’Istruttore PADI. Permettendo ai candidati di partecipare prima a una valutazione pratica con i giochi di ruolo con altri candidati divemaster o con lo staff che fa la parte degli studenti subacquei, gli permettete di sciogliere i nodi prima di iniziare a lavorare con studenti subacquei veri. Se ti strutturi in questa maniera, dai ad ogni candidato l’opportunità di affrontare ciascuno dei sei requisiti di prestazione indicati per la Valutazione Pratica #1 con i subacquei che giocano il ruolo degli studenti. Così come con i workshop, attingete dalla vostra esperienza assegnando una varietà di scenari e problemi personalizzati che i candidati devono affrontare. Questa struttura consente un apprendimento basato più sulla scoperta e fornirà ai candidati più esperienza dalla quale crescere.
Sviluppo delle Abilità in Acqua e Workshop sulle Abilità Subacquee
Inizialmente, potrebbe sembrare che ti avvicini allo Sviluppo delle Abilità in Acqua e Workshop sulle Abilità Subacquee più come insegnamento di un corso di livello inferiore, ma anche in questo caso tratti i candidati PADI Divemaster in maniera diversa. I candidati hanno già queste competenze, altrimenti non sarebbero nel corso; il tuo approccio dovrebbe essere quello di perfezionare, rinfrescare e confermare, non insegnare.
Pianifica sessioni multiple in acque confinate per distribuire gli esercizi per la lunghezza del tuo programma. Questo è importante perché potrebbero essere mentalmente e fisicamente faticosi. Ad esempio, nuotare consecutivamente 400 e 800 metri può essere molto stancante, anche per coloro che lo fanno piuttosto semplicemente. E per coloro che sono un po’ fuori forma o fuori esercizio, può essere stressante. Non c’è motivo di farlo, perciò togli la pressione del tempo e distribuisci gli esercizi il più possibile in maniera progressiva tra le varie sessioni. Potresti aver bisogno di prenotare del tempo extra in piscina, ma solitamente è possibile incastrarli con altri allenamenti in acque confinate. Ecco alcuni consigli che rendono le cose più efficaci e meno stressanti per te e per i tuoi candidati:
- Conoscere le distanze della piscina/spazio dove i candidati nuoteranno e contare le vasche per loro così si possono concentrare solo sulla nuotata.
2. Non c’è un voto per le abilità in acqua individuali (eccetto un 3 sulla Scambio dell’Attrezzatura), ma tutti devono essere completati e tutti insieme devono avere un totale minimo di 15. I candidati devono avere l’obiettivo di prendere cinque su tutto, ma va bene anche completare tutti gli esercizi.
3. Nel Workshop sulle Abilità Subacquee, ciascuna abilità deve avere un voto minimo. Inizia dimostrando i 24 esercizi, poi pianifica delle brevi sessioni pratiche tra i workshop in acque confinate. Guida la loro pratica attraverso varie sessioni – quando faranno tutti gli esercizi del livello richiesto in una singola sessione, allora avranno terminato. (Probabilmente non lo capiranno finché non glielo direte).
4. Quando si lavora su qualsiasi abilità, se si nota stanchezza o frustrazione, guida i candidati a completare un sotto-step in modo che lo portino a termine con successo, e poi fate una pausa provvisoria. Insistere in genere non è produttivo. Fermati e lavora su qualcosa di completamente diverso o andate a pranzo o concentratevi su un altro obiettivo che li deconcentra da quello che hanno appena fatto. Torna sull’esercizio dopo una pausa – non è neanche necessario rifarlo lo stesso giorno.
Non importa come strutturi il tuo programma Divemaster PADI, incoraggia i tuoi candidati a immergersi il più possibile – oltre le immersioni del corso. Dai loro l’opportunità di “immergersi soltanto” per fare esperienza e accrescere la confidenza, anche rendendo le immersioni parte della pianificazione del corso se necessario. Quando possibile e con cautela, dagli anche l’opportunità di affiancarti durante dei veri corsi subacquei (è una possibilità non ufficiale del corso) per guadagnare esperienza. Questo aiuterà anche con il team building, se hai un gruppo di candidati divemaster. Tutti beneficiano nel trascorrere più tempo a immergersi – dopo tutto è il motivo principale per cui hanno deciso di diventare divemaster!
Alla fine della giornata, l’addestramento in acque confinate per il corso divemaster servono a creare e/o coinvolgere i candidati in esperienze reali che gli permettono di sviluppare le loro abilità e il loro modo di pensare: un addestramento accelerato e guidato dalla tua esperienza come professionista subacqueo. Come loro mentore, il tuo lavoro è quello di nutrire la crescita che compiono per loro stessi – un modo più efficace e gratificante del cercare di “riempirli” di conoscenze o competenze.
Per maggiori informazioni per favore controlla la tua Guida all’Insegnamento PADI, Tecniche di Insegnamento – Come Condurre il Corso Divemaster e le Raccomandazioni per le Abilità.
A Seguire
Nella terza parte di questa serie, cerca come approcciare l’addestramento Divemaster PADI in acque libere utilizzando sia approcci di tirocini che di scenari.

