La Dr.ssa Claire Paris-Limouzy usa il programma PADI Freediver sia nei suoi progetti di ricerca personale che con gli studenti a cui insegna.

Sebbene pratichi lo snorkeling e lo skin diving da molto tempo, la Dr.ssa Claire Paris-Limouzy (FI – 449385) ha ricevuto un addestramento apneistico formale solamente nel 2008, quando ha completato un corso ufficiale. Alcuni anni più tardi, e dopo aver trascorso del tempo alle Bahamas ad allenarsi con il noto campione mondiale William Trubridge, la Dr.ssa Paris iniziò a partecipare a competizioni di apnea, entrando a far parte di Team USA e migliorando quattro record nazionali in USA. Rimane tra le 20 migliori atlete nello sport ed è diventata un PADI Freediver Instructor™ all’inizio del 2020.

Professoressa di scienze oceaniche alla University of Miami’s Rosenstiel School of Marine and Atmospheric Sciences (RSMAS), la Dr.ssa Paris e suo marito Ricardo Paris (PADI Master Freediver Instructor™ e OWSI – 276974), anch’egli docente universitario alla RSMAS, hanno sviluppato e insegnato il primo e unico corso Scientific Freediving, riconosciuto come credito accademico, disegnato per preparare gli scienziati a usare l’apnea per effettuare ricerche in sicurezza. Fu in Belize che la Dr.ssa Paris ebbe difficoltà a installare la Drifting in Situ Chamber (DISC), uno strumento usato per tracciare il comportamento di nuoto nelle fasi iniziali di vita di organismi marini e per captare i segnali che usano per orientarsi e navigare. La Dr.ssa Paris e un collega ricercatore si resero conto che avrebbero potuto installare la strumentazione molto più velocemente in apnea. “Questo – dice – mi ha fatto capire come l’apnea avrebbe potuto essere molto più di uno sport per me, che avrebbe potuto aiutarmi nel mio lavoro.”

Ora, usa l’apnea in molteplici applicazioni sia nei suoi progetti di ricerca personale che per quelli dei suoi studenti. Gli scienziati addestrati come PADI® Freediver dalla Dr.ssa Paris e nella sua Scientific Freediver PADI Distinctive Specialty usano le loro abilità per esplorare, in modo veloce ed efficace, zone grandi e piccole, per installare codici di identificazione su specie pelagiche, come balene e squali, riducendo il potenziale stress provocato agli animali, ed eseguendo campionature all’interno della colonna d’acqua (solamente per nominarne alcune), il tutto senza la spesa e la complessità logistica associata con l’utilizzo della subacquea con le bombole.

Per la Dr.ssa Paris, usare il programma PADI Freediver™ come parte del suo corso accreditato Scientific Freediving in un certo modo chiude un percorso che aveva iniziato dopo aver ricevuto, nel 2005, un finanziamento dalla PADI Foundation che la aveva aiutata a sviluppare il DISC.


L’articolo è stato originalmente pubblicato nell’edizione del secondo trimestre 2021 del The Undersea Journal. Scritto da Eric Albinsson, Instructor Development Program Specialist. Foto di: Ricardo Paris.


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