Quality Management Tips from the Field

Durante il 2018, vorremmo condividere alcuni suggerimenti da parte dello staff PADI, impegnati sul campo, su come mantenere e migliorare la sicurezza nelle vostre attività subacquee professionali. Questo mese, pubblichiamo le parole di Rich Somerset, PADI Territory Director:

“Siamo fortunati ad avere una carriera che ci mette a diretto contatto con l’oceano, e l’oceano pretende il nostro rispetto. Trattatelo con rispetto e vi darà innumerevoli avventure, ma state molto attenti a sottovalutarlo. Ricordate: siate prudenti quando prendete le decisioni, date maggiore importanza alla sicurezza dei vostri studenti che al vostro ego e – se non ve la sentite – rinunciate ad immergervi.”

L’oceano è veramente un ambiente che ispira meraviglia e, come subacquei, godiamo dei suoi benefici ogni volta che vi entriamo. Ma, come dice Rich, l’oceano pretende il nostro rispetto.

Tutti i professionisti dovrebbero conoscere i propri limiti e dovrebbero sforzarsi di rimanervi ben all’interno. Ciò significa conoscere bene anche le abilità dei vostri studenti. Quando valutate le condizioni dell’acqua, le abilità dei partecipanti, eventuali limiti vostri e dei vostri assistenti, i rapporti, ecc. usate il vostro buon senso.

Fatevi domande del tipo:

  • “Conosco bene il sito d’immersione?”
  • “Posso aspettarmi di trovare cattiva visibilità o magari forti correnti?”
  • “Posso offrire adeguata assistenza a tutti i subacquei nel gruppo?”

Alla fine siete voi, come professionisti subacquei, ad avere la responsabilità della decisione finale se immergervi o meno. Se qualcosa dovesse andare male, la domanda che vi verrebbe fatta sarebbe: “Era accettabile che i subacquei fossero in acqua in quel momento, in quell’ambiente, con quelle condizioni e con la loro esperienza?” In tale situazione, ti potrebbe venire chiesto, come professionista, di difendere la tua decisione di immergerti.

Rich non potrebbe avere più ragione quando dice: “… siate prudenti quando prendete le decisioni, date maggiore importanza alla sicurezza dei vostri studenti che al vostro ego e – se non ve la sentite – rinunciate ad immergervi.”


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